In risposta ad un’interrogazione parlamentare, la sottosegretaria al MiTE Ilaria Fontana ha fornito, il 13 luglio, i seguenti dati:
Sulla base dei dati ENEA, si stima che, per i soli interventi di natura energetica, al 31 maggio 2022 sono stati attivati investimenti per oltre 30 miliardi di euro (di cui il 48,9 per cento condomini) su oltre 172.000 edifici (di cui il 15,46 per cento condomini).
Detti interventi hanno permesso la riqualificazione energetica di circa 40 milioni di metri quadri di edifici, di cui il 58 per cento è rappresentato da condomini. Inoltre, si precisa che il costo medio di un intervento di riqualificazione energetica di un condominio si attesta a circa 562 mila euro, mentre quello per gli altri edifici a poco più di 107 mila. Gli investimenti mobilitati hanno comportato, pertanto, un risparmio di energia primaria di circa 5.650 GWh/anno, ovvero 0,486 Mtep/anno (di cui circa il 63,4 per cento connesso ad interventi sulle superfici opache e trasparenti, la restante quota connessa agli impianti termici), nonché l’installazione di oltre 172.000 impianti fotovoltaici (circa uno per ogni edificio) cui corrisponde una potenza di picco di circa 1.078 MW, di circa 165.500 sistemi di accumulo cui corrisponde una capacità di 3.824 MWh, oltre a più di 130.000 colonnine di ricarica per veicoli elettrici. In termini di mix di interventi realizzati, si rappresenta che ad oggi sono così distribuiti: il 39,74 per cento degli investimenti mobilitati ha interessato l’isolamento di superfici opache; l’0,82 per cento l’eliminazione delle barriere architettoniche; il 19,61 per cento interventi sugli impianti di produzione di energia termica per la climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria; il 19,47 per cento la sostituzione degli infissi; l’8,17 per cento l’installazione di impianti fotovoltaici; il 7,45 per cento l’installazione di sistemi di accumulo; il 2,75 per cento l’installazione di schermature solari; l’0,80 per cento l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici; la restante quota interventi di natura non energetica. Inoltre, l’installazione di caldaie a condensazione ad alta efficienza a combustibile fossile ha interessato ad oggi il 3,68 per cento degli investimenti totali. Si specifica, infine, che per quanto concerne la quantificazione del potenziale risparmio per gli utenti, si stima che ogni passaggio di classe energetica ottenuta da un edificio corrisponde ad un risparmio di circa il 20 per cento dei consumi energetici.