I dati del recentissimo rapporto Smarth Home, Internet of Things nelle case italiane a cura del Centro Studi TIM, segnalano una forte richiesta per le tecnologie smart home nell’immediato futuro.
Nel 2020 il mercato della Smart Home in Italia vale circa € 566 Mln, in lieve decrescita rispetto al 2019 (-6%) a causa del Covid, ma con crescita futura stimata del 26% l’anno fino a superare € 1 Mrd al 2023, in conseguenza di una nuova attenzione alla casa da parte degli italiani anche per effetto dei comportamenti post-Covid.
Anche per l’Europa il mercato della Smart Home ha registrato una battuta d’arresto, sia in termini di ricavi sia in termini di oggetti venduti, tuttavia per una serie di ragioni, sembra invece allargarsi la base dei clienti che utilizzano oggetti di Smart Home. In sostanza, si sono venduti meno oggetti smart, ma ad un numero più ampio di famiglie rispetto al passato. Per il 2021 la crescita dovrebbe quindi ripartire con l’intensità pregressa, se non ancora maggiore. Queste aspettative di crescita sono per altro suffragate da recenti indagini di mercato relative al mercato statunitense
riconducibili ad una tendenza che in realtà si estende ad entrambe le sponde dell’Atlantico.
Nel mondo il mercato dello Smart Home vale circa € 68 Mrd nel 2020, per raggiungere circa € 110 Mrd nel 2023, grazie a un incremento medio annuo di circa il 17%1. USA e Cina sono i principali
mercati mondiali e sono cresciuti rispettivamente del 20 e del 40% nel corso del 2019, mentre per
il 2020, a causa dell’impatto del Covid, ci si aspetta un sostanziale congelamento della crescita. In
Europa i paesi con maggior valore del mercato sono Germania e Inghilterra con circa € 3,2 Mrd,
mentre Italia e Spagna sono il fanalino di coda per valore del mercato ma con le migliori prospettive
di crescita.
Parlando dei probabili effetti futuri di smart home e banda larga sul mercato immobiliare, va
ricordato che, nel corso degli ultimi anni, in Italia si è assistito ad un generale decremento del prezzo
delle abitazioni, che supera il 25% su base nazionale rispetto al 2012 per le abitazioni preesistenti.
Prendendo a riferimento i mercati americano e britannico, più avanti dell’Italia nelle dinamiche di
impatto dell’ultra broadband sul patrimonio immobiliare, in media per l’acquisto di una casa con
fibra ottica si paga un prezzo del 3% più alto, che diventa il 15% in caso di affitto. Per contro le case
senza connessione o con velocità di download ridotte possono valere il 20% -24% in meno4. Internet
è ora la quarta utility dopo gas, elettricità e acqua. La Smart Home è data per scontata per le case
nuove e/o di lusso, mentre per le altre case ogni soluzione smart installata porta un valore
aggiuntivo dal 1% al 5%. La Smart Home è percepita come fattore differenziante ed attrattivo, per
cui si riducono i tempi di vendita dell’immobile.
Avv. Nunzio Costa
ACAP - Associazione Condominiale Amministratori e Proprietari, è stata fondata nel 1999 ed è accreditata al MiSE.
Tutti gli articoli