il 18 novembre scorso, alcuni parlamentari hanno presentato un’interrogazione ai Ministri della transizione ecologica, dell’economia e delle finanze e delle infrastrutture e della mobilità sostenibili con cui si auspica la stesura di un Testo Unico del Bonus Fiscali per la Casa.
“Premesso che a giudizio degli interroganti:
il carattere frammentario, caotico e scoordinato della produzione legislativa italiana degli ultimi anni ha provocato un’elevata stratificazione normativa generando incertezze applicative non solo tra i cittadini, ma anche tra gli addetti ai lavori;
il valore della certezza del diritto è stato esplicitamente qualificato dalla Corte costituzionale quale valore costituzionale (ex multis, sentenza n. 153 del 1995);
uno dei settori nel quale si avverte il peso di questa stratificazione normativa è quello dei “bonus edilizi” attualmente interessato da diverse normative adottate a far data dal 2006, che negli anni sono state prorogate, emendate e aggiornate con l’introduzione di ulteriori istituti, da ultimo il cosiddetto superbonus 110 per cento;
in particolare, la disciplina dei bonus edilizi oggi è rinvenibile in diverse norme attualmente vigenti: commi 344-347 dell’articolo 1 della legge n. 296 del 2006; comma 88 dell’articolo 1 della legge n. 208 del 2015; articoli 14 e 16 del decreto-legge n. 63 del 2013; comma 220 dell’articolo 1 della legge n. 160 del 2019; articoli 119 e 121 del decreto-legge n. 34 del 2020. A tali norme si aggiungono anche le ulteriori fonti giuridiche di livello secondario nonché le fonti di “soft law” che di recente, proprio a causa delle incertezze applicative e interpretative, assumono un ruolo sempre più centrale;
emerge chiaramente la stratificazione normativa generatasi nel corso degli anni sul tema, che rende difficoltosa la fruizione degli incentivi fiscali previsti, molti dei quali, con il disegno di legge di bilancio per il 2022, trovano ulteriore proroga fino al 2025. Difficoltà che tendono ad acuirsi soprattutto in sede di applicazione della norma, stante la frequenza con cui i tecnici si trovano, nell’ambito del medesimo intervento edilizio, a dover effettuare più lavori soggetti ciascuno a una diversa disciplina;
Per questo è “indifferibile” l’esigenza di procedere a un riordino normativo, e il Testo unico potrebbe essere lo strumento più adatto per questa opera di semplificazione. In conclusione, “si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non intendano, al fine di garantire la certezza del diritto e procedere al riordino e alla semplificazione della normativa relativa ai bonus edilizi, adoperarsi per la predisposizione di un testo unico, da sottoporre all’esame del Parlamento, che unisca tutte le fonti legislative attualmente in vigore”.