Gli eventi bellici e le forti turbolenze sul mercato delle materie prime hanno comportato una radicale revisione delle previsioni di crescita per il biennio 2022-2023. La crescita del PIL Italiano, è stata fortemente rivista per il 2022, si è passati dal +4,1% della fine del 2021 al +2,9% di luglio 2022, con una stima del tasso d’inflazione atteso al 7,4% nel 2022 (il dato più alto dal 1986), in gran parte generato dal forte aumento del costo dell’energia.
Dopo un 2021 di crescita eccezionale per il settore delle costruzioni (+24,8%), sulla spinta degli incentivi fiscali, la ripresa rallenta sensibilmente nel 2022 (+10,1%) e le prospettive per il 2023 indicano una crescita degli investimenti nelle costruzioni del 6,1%. Il settore del recupero (ristrutturazioni) residenziale crescerà dell’12% nel 2022 e del 7% nel 2023, le nuove costruzioni cresceranno del 7% nel 2022 e del 5% nel 2023, marcando un significativo rallentamento.
Il mercato dei serramenti crescerà nel 2022 dell’10,4% e del 6,2% nel 2023.
Nel segmento residenziale la domanda di serramenti crescerà del 11% nel 2022 e dell’6,6% del 2023, si tratta di dati relativamente positivi, considerando l’evoluzione generale del contesto economico, ma si tratta di una crescita generata, in buona parte, dall’aumento del costo delle materie prime.
Il mercato della sostituzione degli infissi nel segmento residenziale continua ad essere alimentato dagli incentivi fiscali. Le stime indicano che la domanda di serramenti generata grazie ai diversi strumenti attualmente in vigore (55% con sconto in fattura, Bonus Casa e Superbonus) è stata di 2.176 milioni di Euro nel 2021, in aumento del 35% rispetto a 1,61 miliardi di Euro del 2020. Gli incentivi generano circa l’85% della domanda di serramenti nel mercato residenziale e nel 2022 dovrebbero assorbire serramenti per ben 2.437 milioni di Euro.
Il mercato dei serramenti e delle facciate continue nel segmento non residenziale crescerà complessivamente del 9,6% nel 2022 e del 5,6% nel 2023. Il rallentamento del 2023 è imputabile al clima di incertezza sulla crescita economica che porterà a rimodulare le iniziative immobiliari di medie e grandi dimensioni, che alimentano il mercato delle facciate. Una spinta significativa alla crescita potrebbe provenire dall’avvio delle opere pubbliche finanziate con il PNRR specialmente per l’ammodernamento e la costruzione degli edifici pubblici che potrebbe portare ad un’accelerazione dei tassi di crescita.
L’analisi dei bilanci dei costruttori di serramenti e di facciate continue evidenzia che, nel 2020, le aziende produttrici di serramenti in alluminio e facciate continue e le aziende del PVC hanno ottenuto valori da record per quanto attiene la redditività delle vendite (ROS) e il ritorno sul capitale investito (ROIC). In particolare le aziende dell’alluminio hanno ottenuto i valori più alti degli ultimi dieci anni. Nel 2021 la redditività delle vendite subisce un calo significativo sia per le aziende dell’alluminio sia per quelle del PVC, causato principalmente dall’aumento del costo delle materie prime. Le aziende del legno risentono della forte competitività degli altri materiali e continuano ad avere performance sensibilmente inferiori sia per quanto riguarda la redditività delle vendite sia per quella del capitale investito.
Avv. Nunzio Costa
ACAP - Associazione Condominiale Amministratori e Proprietari, è stata fondata nel 1999 ed è accreditata al MiSE.
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