L’omessa comunicazione preventiva all’Enea ostacola l’ottenimento delle agevolazioni previste per la riqualificazione energetica degli edifici. Tale è il principio di diritto espresso dalla Cassazione 34151/2022 in conformità alla ridefinizione dei valori costituzionali. Nel 2022 all’interno della Costituzione l’ambiente e la sua tutela sono stati valorizzati in quanto entità di interesse pubblico.
L’invio della Comunicazione all’Enea rappresenta quindi un dovere inderogabile per ottenere l’agevolazione. Non deve essere interpretato come un adempimento inutile o contrario alla libera iniziativa privata, ma un adempimento non particolarmente oneroso che risponde a un dovere di normale diligenza e che permette all’organismo deputato di procedere ai necessari controlli sulla meritevolezza delle opere da porsi in relazione con i vantaggi ambientali perseguibili in favore della collettività e naturalmente del singolo contribuente.
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